Enfant prodige della scena musicale di Chicago, ha soli nove anni
quando, come batterista, parte con la band del padre per un festival
bluegrass, David Carl si innamora ben presto della chitarra, e dopo
un periodo intenso di rodaggio, a sedici anni è uno dei musicisti
più richiesti della sua zona, grazie soprattutto all'energia
positiva che riesce a ricreare con la sua band dal vivo.
Ed è proprio ad uno di questi concerti che viene notato dal
talent scout, nonché produttore di fama internazionale Frank
Pappalarado, già al lavoro dietro la consolle di nomi altisonanti
come Yes, Styx, Bon Jovi, Foreigner, Keally Keagy solo per nominarne
alcuni, il quale audiziona la band per alcuni provini nel suo Legacy
studios, frequentato all'epoca, in maniera assidua, dal tastierista
Jim Patrick (Survivor, Pride of Lion).
Anche mr”Eye of the tiger” rimane positivamente impressionato
dall'estro e dalla spontaneità del ragazzo, suona la chitarra in
maniera egregia e canta divinamente, tanto che, dopo le prime prove,
i due incominciano a scrivere del materiale per la registrazione di
quello che sarà il disco di debutto della band.
Nasce così, di getto, “Can't slow down”, un disco ingenuo ma
frizzante, semplice e spontaneo, proprio come la band che lo ha
registrato che, in più occasioni, riesce a riversare su nastro
quella perseveranza e quella caparbietà che ne ha caratterizzato il
versante live. Ok, forse, anzi sicuramente, non siamo di fronte ad un
vero e proprio capolavoro assoluto, ma sfido chiunque a trovare dei
filler all'interno di queste dodici squisite composizioni, prive di
sbavature o cadute di tono, grazie a momenti topici l'hard rock
calibrato di “Insatiable” o dell'opener “Innocent Kiss”,
l'Aor cromato di “Love is like heaven”, le modulazioni melodiche
della title track, la ballad “Arms of love”, o il capolavoro
“Trapped” che avvicina la band ai Mr.Big più pragmatici, e
questo anche grazie all'assonanza vocale fra le ugole del singer con
il maestro Eric Martin.
Dopo un periodo di completo appannaggio artistico, il buon David
ritorna in studio prima con i Monkey Cocktail, e poi con i Dying
Breed, ma la magia saputa ricreare con la sua prima band, è
tutt'altra cosa....
Genere: Melodic Hard Rock
Anno di Pubblicazione: 1998
Etichetta: MTM Records
Line up:
David Carl - vocals, guitar
Bill Ozzello - bass
Randy Peterson - drums, percussion
Jim Riley - guitars
Jim Peterik - keyboards
Nessun commento:
Posta un commento