Nonostante qualcuno la possa pensare diversamente, anche gli anni nonvanta ci hanno lasciato delle perle nascoste del genere melodico, sicuramente non dei capolavori eccelsi, ma una serie di album che, ne siamo sicuri, potrebbero farvi rivivere nuove ed antiche emozioni.
Produttore, compositore, arrangiatore, l'olandese Vinnie Kay, oltre a condividere più volte il palco con i vari Zinatra, Valentine, 1st Avenue, è il classico musicista polivalente che riesce a cavarsela discretamente bene con diversi strumenti, soprattutto quando imbraccia la sei corde, ed è proprio grazie a questa sua innata abilità di fine cesellatore di splendide armonie, che il qui recensito
“Where do we go from here”, potrebbe di diritto considerarsi come uno dei migliori dischi in ambito melodico di quegli anni. Un lavoro per certi versi superlativo, sette/otto brani su un totale di dodici riescono a raggiunge picchi qualitativamente eccelsi, che porta con se quel sapore della concretezza e della coerenza di quegli anni, ed ha, come unica pecca, una produzione non proprio eccelsa, che stride proprio con la peculiarità del versante compositivo, evidenziando i limiti di una release indipendente, nonostante la griffe Long Island Records.Brani come l'opener “Where do we go from here” con il suo mood radiofonico, la suadente “Goodbye Lorraine” dal retrogusto hair metal a la Danger Danger, il bridge/chorus straripanti di “Waiting for this time”, o l'AOR edulcorato di “When the love is over” mentore dei migliori FM del periodo mediano, sono solo alcuni degli episodi più riusciti di un lavoro che potrebbe fare la felicità dei fan più sfegatati di Zinatra, Dare, Tour De Force o del Paul Laine solista.
Cercatelo, non ve ne pentirete...
(Beppe Diana)
Genere: AOR
Anno di pubblicazione: 1995
Etichetta: Long Island Records
Line up:
Vinnie Kay - vocals, guitars, bass, keyboards, drums
Bert Dijkema - bass
Niels Schutten - keyboards
Danny Simon - drums
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